[gdr] La Villa

**Celebrian** Gio Ott 18, 2012 10:50 am

Poca luce filtrava dalle finestre, e i mobili si erano ormai riempiti di polvere.
Non si riconoscevano più i bellissimi colori del grande tappeto del salone della villa e il giardino si era ormai riempito di erbacce che avevano coperto lo splendido roseto che Cele tanto amava.
Nessuna voce, solo echi lontani di feste e risate con i suoi familiari.
Erano quasi tutti via, chi in viaggio, Erik, sindaco della città, aveva un bel da fare e spesso passava intere giornate e nottate in municipio, e altri a svolgere il proprio dovere a servizio nella capitale.

Cele si aggirava per la villa deserta, anche lei faticava a tornare a casa la sera dopo il lavoro al porto, sapeva di non trovare nessuno.
Ma quel mattino era decisa a fare qualcosa, non avrebbe lasciato la villa in quelle condizioni e avrebbe fato in modo di farla trovare bella quando sarebbero tornati i suoi.

Corse in città e assoldò alcuni operai sfaticati che battevano la fiacca nella piazza cittadina e ordinò loro di farsi trovare dinanzi alla villa un ora più tardi. Nel frattempo andò a comperare al mercato delle belle piante e dei fiori colorati e profumati da sistemare nel giardino e per la casa.

Tornata a casa, piena di voglia di fare, cominciò a dare ordini agli operai: chi a ripulire il giardino, chi a fare pulizie e a spolverare in casa mentre lei si sarebbe dedicata a preparare un bel pranzetto.

Ci volle tutta la giornata ma a sera la villa era uno splendore, era ritornata bella ed i fiori che aveva preso al mercato quel mattino le davano un tocco veramente di classe.
Congedò tutti e sistematasi davanti al grande camino del salone rimase a contemplare il fuoco immersa nei suoi pensieri.

**Celebrian** Lun Feb 25, 2013 8:14 pm

Da un pò di tempo in villa era tornata un pò di sana confusione.
Gli uomini passano intere serate a discutere si affari e di progetti futuri e c'erano anche diverse visite di amici.

Cele, però, era molto turbata da un pò di tempo e non riusciva ad unirsi alle conversazioni. Molti pensieri le affollavano la mente, ma neanche lei sapeva dire cosa....
Aveva passato dei giorni in cui non si era sentita bene, "sarà stata la malattia?" "forse non mi sono ancora ripresa bene", si chiedeva...

Passava molto tempo in giardino immersa nel verde ad ascoltare il dolce suono delle acque del lago sperando che la aiutassero a schiarirsi la mente...

Ogni tanto delle voci che arrivavano dal salone la riportavano alla realtà.

**Dreean** Mar Feb 26, 2013 1:49 am

Dreean era da poco rientrato a casa, ma poco gli era bastato per rilevare un comportamento anomalo nella normalmente chiassosa Celebrian. Non poteva sapere cosa si celasse dietro al suo cambiamento d'umore, ma aveva notato le sue lunghe permanenze nella solitudine del giardino.

Quel pomeriggio, dunque, la raggiunse, salutandola con un cenno.
Si sedette accanto a lei. Non gli occorreva dire nulla. Sarebbe stata lei a parlargli, se lo avesse desiderato. Tutto ciò che Dreean voleva ora, era di ricordarle che tutti loro ci sarebbe stati, per lei. Sempre.

Inspirò profondamente l'aria fredda dell'inverno che andava dileguandosi, socchiudendo lievemente gli occhi.
La neve, placida, si scioglieva ferita dai raggi del sole.

**Erik** Mer Feb 27, 2013 3:05 am

Erik era nel salone d'ingresso, affacciato alla vetrata che dava al giardino.
Li vide. Suo padre e suo cugina. Ancora non stavano parlando, ma aveva capito che non era qualcosa di fausto a vedere i comportamenti degli ultimi tempi di Celebrian. Decise di rimanere lì affacciato senza intromettersi e guardare la conversazione dalla distanza. Avrebbe chiesto dopo.

**Celebrian** Gio Feb 28, 2013 12:04 pm

Cele era assorta nel silenzio del giardino quando arrivò Dreean e le si sedette accanto.
Rispose al suo cenno di saluto con un sorriso e rimasero per un pò in silenzio.
Fu lei a rompere quel silenzio:

"Hai mai avuto la sensazione che tutto ti scivolasse addosso? Come se tutto ad un tratto non ci fosse più nulla che ti interessi?"

L'eco delle sue parole si perse nell'aria mentre continuava a fissare le nuvole che si diradavano lasciando spazio ad un tiepido sole.

**Dreean** Ven Mar 01, 2013 12:13 pm

Dreean la guardò sorridendo. "Certo" disse poi "Parecchie volte."
sospirò
"Alle volte qualcuno mi ha deluso. Alle volte è stato proprio il mondo a farlo. Così ogni cosa mi scivolava contro, nulla destava il mio interesse o la mia voglia di fare. E ho lasciato che tutto corresse e ho anche pensato di lasciarlo correre per sempre..." guardò nella direzione dello sguardo di Celebrian. Una nuvola che sembrava una fiera, con zanne aguzze e manto striato, stava mutando, in balia dei venti, in qualcosa di diverso.

Dopo qualche istante di silenzio, continuò
"Poi capii che non era il mondo a scivolarmi addosso: ero io a lasciarlo scivolare. E ho creduto di non riuscire più a ghermirlo, troppo veloce e ostile lui, troppo fermo e svogliato io."

**Celebrian** Ven Mar 01, 2013 11:21 pm

Celebrian ascoltò le parole di suo cugino e capì che forse aveva ragione.
Si girò a guardarlo sorridendo mentre lui ancora parlava e annuendo disse:

"Bhè, forse è meglio non lasciarlo scivolare troppo allora." dopo alcuni istanti aggiunse, "da quando sono arrivata a Como e ho trovato una famiglia, bizzara certo ma sicuramente splendida, ho capito che non sarei più stata sola. C'è sempre qualcuno non troppo lontano..." e mentre parlava si girò a fare l'occhiolino a Erik che li scrutava da lontano.

**Dreean** Lun Mar 11, 2013 1:02 am

Annuì alle parole di Celebrian.

Cele, la nostra è una famiglia di marinai. Spesso capita di star per mare mesi, lontani da casa e dagli affetti. Ma oltre il mare e oltre ogni terra, sappiamo sempre che qualcuno ci aspetta.
Allora, alziamo gli occhi e guardiamo il cielo. Proprio come stiamo facendo noi ora. Da qualche parte, un altro Van der Groov sta facendo lo stesso. Forse sta aggiustando la rotta in base al sole, forse sta calcolando la posizione della sua nave osservando le stelle... o forse è semplicemente seduto in un giardino a chiacchierare. Ma sta guardando questo stesso cielo...

... ed è un po come se lo guardassimo insieme. sorrise.

Poi proseguì Non sempre ci è possibile afferrare il mondo da soli. Per questo dobbiamo essere consapevoli di non esserlo mai! Si alzò in piedi. Cominciava ad avere fame, così tese la mano alla cugina. Vieni con me?

**Celebrian** Lun Mar 11, 2013 7:32 pm

"...quando parla così non sembra neanche il solito rompiballe...", pensava Cele mentre ascoltava le parole del cugino che sembravano proprio venire dal cuore.

Si sentì molto rallegrata e quando Dree gli disse che aveva fame si accorse subito di avere un certo languorino anche lei..
Afferrò la sua mano e si alzò con un balzo.

"è proprio ora di un bel paninazzo!!" e sorridendo si diressero verso la cucina...

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